TIRAMISU’ : 5 COSE CHE FORSE ANCORA NON SAI SU QUESTO DOLCE TANTO AMATO

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STORIA, SEGRETI E CURIoSITA’ DEL DOLCE PIU’ FAMOSO AL MONDO

 

È il più amato, il più richiesto, il più sognato.
Il Tiramisù è il dolce che piace praticamente a tutti e dopo qualsiasi abbuffata ci sarà sempre uno spazietto per un cucchiaino di tiramisù;

Eppure ci sono molte curiosità poco conosciute dietro a questo dolce così amato! Noi ve ne sveliamo alcune da sfoderare alla prossima cena 😉

 

IL PAPA’ DEL TIRAMISU’

Si fa presto a dire tiramisù! Chi non lo conosce? Chi non l’hai mai assaggiato?
Ma chi saprebbe dire chi fu il suo inventore?

Il suo nome attuale deriva infatti dal dialetto veneto ed è ormai considerato un dolce tipico di questa regione, eppure altre regioni si contendono la sua natalità: prime fra tutte, Friuli Venezia Giulia, Piemonte e Toscana.

Diverse infatti sono le leggende che ruotano intorno alla nascita del tiramisù, chi sostiene che venne ideato in Piemonte da un cuoco torinese per sostenere Camillo Benso conte di Cavour, mentre svolgeva la sua opera di riunificazione d’ Italia;

Ancor più addietro nel tempo si dice che il tiramisù venne creato in Toscana, intorno al 1600, in occasione della visita di Cosimo III de’ Medici a Siena. Qui la corporazione dei pasticcieri senesi, già allora celebri per la loro bravura, decise di rendere omaggio al Granduca, realizzando per l’occasione un dolce che rispecchiasse la sua personalità: la “zuppa del duca” un dolce goloso e importante, ma realizzato con ingredienti semplici.

Ma le due regioni più agguerrite nell’aggiudicarsi la paternità del tiramisù sono il Friuli Venezia Giulia e il Veneto, sebbene sembri sia finora quest’ultima ad averne avuto la meglio.
La maggior parte delle tesi attribuisce infatti la paternità del “tiramesù” alla città di Treviso, dove verso la fine degli anni 60 presso il ristorante “Alle Beccherie” il pasticciere Roberto Linguanotto lo realizzò per la prima volta. Il successo fu clamoroso tanto che via via venne diffuso in tutto il Veneto.

Tuttavia i comuni di Tolmezzo (UD) e di Pieris di San Canzian d’Isonzo (GO) del Friuli Venezia Giulia non sono d’accordo.
Gli abitanti di Tolmezzo affermano infatti che il conteso dessert è stato inventato nell’ albergo Roma gestito da Norma Pielli, assieme al marito Giuseppe “Beppino” Del Fabbro.
Nel ristorante dell’ albergo veniva servito il “Dolce Torino” di pellegrino Artusi, a base di savoiardi, burro, cioccolata, rosso d’uovo, latte e fu proprio la signora Pielli nel 1951 a decidere di modificarlo sostituendo il mascarpone al burro ed inzuppando i savoiardi nel caffè amaro.

Diversamente a Pieris in provincia di Gorizia la storia del tiramisù venne scritta da Mario Consolo, inventore del “Vetturino“, dolce con cioccolato e zabaglione, la cui ricetta veniva proposta dagli anni ‘40 e che è stata perfino registrata davanti ad un notaio.

Tiramisù_Treviso-beccherie

 

L’ORIGINE DEL NOME

Ma perché il tiramisù si chiama proprio così? Molte sono le storie che circolano a proposito del nome di questo dolce, l’unica certezza è che sia una parola di derivazione del dialetto veneto “tirame su” (poi italianizzata tiramisù).
Come ci spiega lo storico trevigiano Giorgio Fantin, l’attuale nome tiramisù sembra risalire all’usanza di servire questo dolce goloso come omaggio in alcune case chiuse della regione. Grazie infatti a quel connubio di ingredienti golosi e energizzanti è da sempre caratterizzato come pietanza dalle proprietà rinvigorenti ed afrodisiache.

 

IL TIRAMISU DEI RECORD

Lo sapevate che in Friuli Venezia Giulia detengono un primato del Guinness World Record legato a questo squisito dolce? Ebbene sì, perché a Gemona del Friuli in provincia di Udine, amano così tanto questo dessert da esser riusciti nella golosissima impresa di realizzare il Tiramisù più̀ grande del mondo: ben 3015 kg di gusto e bontà!

 

ANCHE NELLO SPAZIO

Abbiamo già detto che questo dolce ha valicato di gran lunga i confini del nostro paese ma forse quel che ancora non sapevate è che è arrivato perfino nello spazio!
Sembra infatti che l’astronauta italiano Luca Parmitano nel 2013 abbia richiesto un menù speciale per la sua permanenza in orbita con la navicella russa Sojuz TMA­09M dell’Agenzia Spaziale Europea.
Preso da un attacco goloso non poteva attendere il ritorno a casa e così lo chef torinese Davide Scabin l’ha accontentato e ha preparato una ricetta adatta all’assenza di gravità: un tiramisù disidratato e imbustato per raggiungere il nostro ghiotto astronauta Luca.

 

ALLA CONQUISTA DEL MONDO

Tante parole della nostra cucina sono ormai così famose e riconosciute da essere diventate internazionali: pasta, pizza, cappuccino, espresso, spaghetti… e oggi anche tiramisù.
L’Accademia Italiana della Crusca ha certificato infatti che il termine tiramisù è ormai ufficialmente presente a livello internazionale come “italianismo gastronomico” in ben 23 lingue diverse. Così famoso da esser comparso anche in canzoni e film e con oltre un milione di ricerche mensili sul web, è uno dei termini italiani più ricercato sul web.

 

LA RICETTA ORIGINARIA

Esistono tantissime varianti del tiramisu, dalle ricette meno caloriche a quelle per intolleranti, le varianti fruttate per l’estate, con moltissimi biscotti al posto dei savoiardi… Ma la vera ricetta del “tiramesù” così come veniva preparato allo storico ristorante “Alle beccherie di Treviso” ve la sveliamo qui sotto.

La ricetta è tratta dal libro “La cucina Trevigiana di Giuseppe Maffioli”.

Ingredienti e dosi (per 6-8 persone):
3 hg di mascarpone
3 tuorli d’uovo
zucchero (1 cucchiaio e mezzo per tuorlo)
biscotti savoiardi
caffè espresso
cacao amaro in polvere

Preparazione:
Sbattere i tuorli d’uovo con lo zucchero. Unire il mascarpone ottenendo una crema morbida. Inzuppare i savoiardi con il caffè e disporli in uno strato. Ricoprire lo strato di biscotti con la crema e ripetere l’operazione terminando con uno strato di crema. Cospargere infine con cacao amaro e porre in frigorifero per alcune ore prima di servirlo freddo.

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